La protezione catodica è una tecnica di prevenzione delle corrosioni elettrochimiche che si applica alle strutture metalliche a contatto di ambienti con conducibilità elettrica. Consiste essenzialmente nel fare circolare corrente continua tra un elettrodo, detto anodo, e la superficie della struttura da proteggere, detta catodo. Tale corrente abbassa il potenziale elettrico della superficie metallica, sino ad annullare i fenomeni corrosivi.

LZ Service S.r.l. svolge le seguenti attività:

Progettazioni, prove, registrazioni e ricerche. Qualora si verifichi la necessità di progettare un sistema di protezione catodica a servizio di un serbatoio interrato, su una rete di nuova posa o su un’estensione di una parte di rete esistente, il nostro staff tecnico possiede il know-how e le abilitazioni per i vari step di progettazione, per la stesura dei dati di calcolo e dei tempi di esecuzione.

Realizzazione di impianti a corrente impressa. Il metallo da proteggere è portato a un potenziale elettrico di sicurezza mediante una corrente impressa da una forza elettromotrice (f.e.m.). Il collegamento deve essere tale che il metallo si comporti da catodo mentre l’anodo è una diversa parte metallica generalmente destinata a consumarsi (anodo solubile); nella pratica la f.e.m. è generalmente fornita da un alimentatore in corrente continua adeguato allo scopo

Realizzazione di impianti con anodi al magnesio. Il metallo da proteggere (che deve assumere la funzione di catodo) è collegato a un metallo di tipo diverso e più elettronegativo che funga spontaneamente da anodo sacrificale. Seguendo questa tecnica, il ferro da proteggere deve essere collegato con alluminio, zinco o magnesio. L’anodo sacrificale è destinato al progressivo consumo nel tempo e può essere necessaria la sua sostituzione periodica.

Revisione impianti esistenti. LZ Service S.r.l. si propone di revisionare impianti già realizzati, al fine di verificare lo stato dell’impianto, il grado di protezione e l’eventuale ripristino dello stesso.

Misura della resistenza di isolamento delle condotte. La misura della resistenza d’isolamento si esegue trascorso un certo periodo dal momento di posa della struttura metallica (solitamente dopo qualche mese). Tale attesa è necessaria soprattutto nel terreno, che deve ben aderire sulla superficie. Nella pratica, la misura si esegue seguendo la stessa definizione di resistenza di isolamento: si prende quindi un tratto della struttura per il quale siano note le dimensioni della superficie a contatto con l’elettrolita e si esegue una doppia misura di potenziale in punti diversi con corrente imposta.

Misure della resistività dei terreni dell’ambiente di posa. Nelle previsioni di corrosività, la resistività del terreno rimane comunque un parametro di importanza notevole. Inoltre, la resistività del terreno risulta fondamentale per la determinazione della resistenza anodica e dunque per la scelta del dispersore più adatto.

Registrazioni periodiche di 24 ore. I risultati delle misure eseguite, devono essere registrati su un “resoconto delle misurazioni” (UNI EN 12954), redatto su supporto cartaceo o elettronico, con chiarezza ed in modo da evitare interpretazioni errate. I resoconti delle misurazioni devono essere conservati per un periodo non minore a cinque anni solari successivi a quello in cui è avvenuta la loro registrazione e in accordo anche alle vigenti disposizioni di legge in materia. Per le misure eseguite in continuo, i valori rilevati, le anomalie di funzionamento degli impianti, gli scostamenti dai valori di riferimento impostati di ogni posto di misura devono essere opportunamente elaborati e archiviati in conformità alla norma UNI 10950. I dati archiviati per ogni posto di misura devono consentire l’analisi puntuale dell’efficienza ed efficacia dei sistemi di protezione catodica, del periodo di mancato funzionamento del sistema di telecontrollo e del periodo dei valori di non conformità.

Ricerca contatti con strutture non interessate alla protezione. I gestori di Impianti che trasportano servizi di rilevanza generale, quali condotte d’acciaio per la distribuzione e trasporto di acqua e gas, possono avere la necessità di dover individuare il tracciato e la posizione delle loro strutture interrate e di eventuali strutture terze non interessate alla protezione. Per eseguire questa operazione si impiegano apparati che immettono sulla struttura interrata una corrente alternata a frequenza conosciuta, la quale viene rilevata da una sonda posta in superficie e collegata ad un ricevitore.